lunedì 24 settembre 2012

Recensione "Stryx. Il marchio della strega" di Connie Furnari

Buonasera a tutti :D
Oggi volevo parlarvi di un romanzo YA tutto italiano: Stryx. Il marchio della strega, che ha per protagonista una vera strega di Salem di ben trecento anni, alle prese con la vita di una normale "adolescente" (infatti dimostra, fin dalla sua trasformazione, solo diciassette anni) e con il suo lato "paranormale". ma ecco intanto tutte le informazioni sul libro:
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Autore: Connie Furnari
Titolo: Stryx. Il marchio della strega
Prezzo: € 12,00
Editore: Edizioni della Sera
Collana: Spade d'inchiostro
Pagine: 292
Data di pubblicazione: 2011
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Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore, Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l'esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L'unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigioazzurro, Scott, il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di "S" posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.
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Parere personale:
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Stryx. Il marchio della strega è uno YA diverso da quelli che si trovano normalmente sul mercato. Ci troviamo alle prese con un'ambientazione classica - Salem con le sue note abitanti, le streghe - dal sapore evocativo, ma che allo stesso tempo non è così vista e rivista da far perdere interesse nei confronti del romanzo. Anzi, richiama all'immaginario comune un'atmosfera a cui è difficile resistere. Le protagoniste sono le sorelle Sawyer, Sarah e Susan, due delle streghe più antiche ancora in circolazione: sono diversissime tra loro caratterialmente, ma si ritrovano a vivere nello stesso momento a Salem, città in cui avevano trascorso gli ultimi momenti da semplici mortali. Qui frequenteranno il liceo, venendo a contatto con tutti i problemi e le situazioni così tipiche degli YA (compresi grandi amori e grandi inimicizie); ma allo stesso tempo la loro natura le porterà a interessarsi alla serie di eventi che in quel periodo sta proprio sconvolgendo la città: la serie di omicidi che riguardano proprio delle ragazze con uno strano marchio a forma di "S" sulla spalla... il marchio della strega. Così, tra varie avventure, procede la vicenda delle due sorelle.
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Certo il romanzo ha i suoi limiti - come, credo, tutti quanti i libri. I personaggi non sono particolarmente approfonditi psicologicamente, e a volte ci ritroviamo nel bel mezzo di grandi catastrofi emozionali senza una reale giustificazione: questo succede per esempio per quanto riguarda la storia d'amore principale del libro, che pur essendo uno dei fili conduttori del romanzo, non è sviluppata a dovere (si ha l'impressione di una grande cotta adolescenziale piuttosto che di un reale sentimento); o ancora mi sono trovata un po' spaesata all'inizio del romanzo, quando la presentazione del rapporto tra le due sorelle lascia intendere una sorta di Damon-Stefan 2 la vendetta (scusate il paragone poco elegante con Il diario del vampiro, ma l'impressione è proprio stata quella! xD), per poi rivelarsi improvvisamente, senza alcuna evoluzione che potesse giustificare il cambiamento, un normalissimo rapporto tra sorelle, a volte un po' conflittuale ma fondamentalmente un legame forte e pieno d'affetto.
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Per il resto il romanzo è stato davvero carino: una storia coinvolgente e ben fatta, uno stile scorrevole e molto curato, tratti di originalità davvero insolita di questi tempi. Ho trovato incredibilmente azzeccati e divertenti tutti i riferimenti alla saga di Harry Potter lasciati cadere in modo ironico dai personaggi, e ho apprezzato moltissimo i flashback di Sarah, volti a spiegare il passato delle sorelle e che mettono insieme, poco a poco, tutte le tessere del puzzle fino a che, alla fine del romanzo, si può davvero dire che la storia è coerente e fatta in modo tale da non lasciare alcun buco o incomprensione anche a un lettore poco attento. Un elemento a favore dall'autrice è sicuramente quello di esserci concentrata sulle streghe invece di infilare a tradimento anche vampiri, licantropi, angeli, demoni, sirene e quant'altro. Davvero brava!
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7 e mezzo/10

1 commento:

  1. ciao, in effetti non sbagli ma sono particolari voluti: Sarah ha 17 anni quindi è normale che non sia altro che una cotta. Invece di far credere chissà cosa alla Giulietta e Romeo, come fanno molte autrici, ho evidenziato la fugacità delle cotte adolescenziali (quelle reali). Il rapporto tra Sarah e Susan (non sei la prima che nota la somiglianza Stefan-Damon)è come quello di tutte le sorelle del mondo, fatto di gelosie e ripicche ma anche d'affetto... Rendendole solo nemiche, avrei davvero scritto, come dici tu, Il Diario del Vampiro 2 la vendetta...
    Grazie di tutto, saluto tutti i lettori del blog, un bacione e alla prossima!

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